Chi ha una Cardiomiopatia può talvolta avvertire sintomi, come ad esempio palpitazioni, affaticamento, dolori al petto che portano ad immaginare una loro evoluzione evocando ansia e preoccupazione. In questi casi poter avere una registrazione dell’elettrocardiogramma (ECG) e poi una risposta rapida ed affidabile potrebbe fare la differenza e calmare lo stato di ansia, ritrovando serenità. Non sempre, tuttavia, è possibile fare un ECG ed avere un referto da un cardiologo o, meglio ancora, dal proprio cardiologo di fiducia. Tutti noi abbiamo potuto vedere come lo stato di emergenza sanitaria di questi ultimi mesi ha ulteriormente complicato la vita al paziente con Cardiomiopatia, con ambulatori chiusi. Allora fare un ECG significa andare al Pronto Soccorso dell’Ospedale ed esporsi ad un possibile contagio che è una condizione di rischio con effetti potenzialmente molto gravi per un soggetto considerato “fragile”.

In commercio ci sono dispositivi che sono in grado di registrare per pochi secondi un ECG ad un solo canale (nell’ECG standard sono 12 i canali registrati). Da anni sono disponibili strumenti di piccole dimensioni, che necessitano però il trasferimento delle registrazioni su un computer. Oggi ci sono anche orologi digitali da polso, che permettono di ottenere questa registrazione con pochi artefatti dovuti a movimenti o rigidità muscolari – situazioni che quando siamo in ansia sono assai probabili – e trasmettere l’immagine ottenuta tramite lo smartphone, usando la mail o WhatsApp, così come si trasmettono le foto.  In questi casi il cardiologo può avere indicazioni importanti come, ad esempio, evidenziare la presenza di un disturbo del ritmo. Purtroppo, la disponibilità immediata del cardiologo non è di solito assicurata.

Il progetto “D-Heart il paziente con Cardiomiopatia è ad un click di distanza dal suo cardiologo”, – progetto ampiamente descritto nel nostro sito (Visita: Progetto D-Heart) – si pone l’obiettivo di registrare un ECG a 8 o 12 canali, e garantire un servizio  di rapida refertazione effettuata da personale medico di provata competenza, sempre disponibile.

AICARM, in questi giorni, ha presentato questo progetto ad alcune istituzioni bancarie e Fondazioni di rilievo nazionale chiedendo i finanziamenti che consentiranno di attivare questo servizio in un consistente nucleo di pazienti selezionati con Cardiomiopatia.

Il progetto offre un servizio di refertazione in urgenza attivo H24 eseguito da medici cardiologi del San Raffaele di Milano oppure, se non urgente, dal proprio cardiologo curante. La refertazione avviene in base al tracciato eseguito con un dispositivo ECG di ultima generazione e di facile utilizzo: il D-Heart.Tracciato Ecg Smartphone Questo dispositivo è stato sviluppato grazie all’idea del Dr. Niccolò Maurizi, cardiologo formatosi alla scuola del Prof. Cecchi e del Prof. Olivotto. Nei giorni passati il quotidiano nazionale la Repubblica ci ha proposto una sua intervista che potete leggere qui: Intervista Dr Maurizi su Repubblica.it. Per chi fosse interessato a maggiori informazioni sul dispositivo può trovarle sul sito dell’azienda che lo ha sviluppato seguendo il seguente link: Cos’è D-Heart.

Il progetto di AICARM è senz’altro molto ambizioso e di grande aiuto per i pazienti con Cardiomiopatia. Non c’è alcun dubbio che l’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi ha evidenziato la sua necessità sul piano sociale e sanitario. I dati raccolti da questo progetto assistenziale avranno anche valore scientifico, con un’analisi da farsi a 6,12 e 24 mesi dal suo avvio per documentare l’efficacia e l’utilità di D Heart e successiva loro divulgazione.

Speriamo di potervi dare buone notizie quanto prima dell’eventuale finanziamento e quindi dell’attuazione del progetto AICARM “D-Heart il paziente con Cardiomiopatia è ad un click di distanza dal suo cardiologo”.

Nel frattempo, se avete necessità di informazioni, scriveteci oppure lasciate un commento.