di Laura D’Ettole

Michael Alexanian, PhD

Michael Alexanian, PhD

Michael Alexanian nasce a Firenze nel 1985, ma già da bambino ha la testa nella scienza e nel mondo. Alle scuole elementari, nel 1993, guarda e riguarda per ben cinque volte il film “Jurassic Park” e insieme ad altri compagni di scuola, successivamente, cerca di riportare in vita una mosca intrappolata in un pezzo di ambra. Ovviamente non ci riuscirà, ma oggi Michael è Professore assistente nel Dipartimento di Pediatria dell’Università della California-San Francisco, e Ricercatore presso l’Istituto Gladstone per le Malattie cardiache, alla scoperta di nuove frontiere per curare e annullare l’insufficienza cardiaca. In che modo? Scavando nel mondo dell’infinitamente piccolo del DNA grazie alla sua specializzazione in epigenetica, una branca della genetica che studia le modifiche fatte dall’ambiente (es. fumo, inquinamento, etc) sulla regolazione dei geni del nostro DNA. “Il mio interesse per l’epigenomica nacque quando ero studente universitario presso l’Università di Firenze”. Michael ricorda ancora il primo capitolo del libro che lesse sulla regolazione genica. Illuminante come la mosca nell’ambra di “Jurassic Park”, il film che milioni di noi hanno guardato con occhi quasi infantili senza ricavarne, contrariamente a Michael, alcunché.

Nel 2021 Alexanian, unendo il suo interesse per l’epigenomica ai disturbi del cuore, insieme ai colleghi dell’Istituto Gladstone ha effettuato una scoperta rivoluzionaria: il gene MEOX1, responsabile insieme ad altri geni, della fibrosi cardiaca. Ora, Alexanian intende continuare il lavoro con studi sugli animali, mostrando come si potrebbe prevenire o curare la fibrosi del cuore e di altri organi.

“Il cuore umano sano è un organo potente, flessibile che si espande e si contrae rapidamente per pompare sangue ricco di ossigeno a tutto il corpo”, spiega. Ma per milioni di persone in tutto il mondo che soffrono di malattie cardiache, questo processo ha qualcosa che non va. Il cuore si irrigidisce, si blocca, si infiamma ed è meno efficiente nel pompare sangue. “Vogliamo scoprire nuovi farmaci per controllare ed eliminare lo scompenso cardiaco”, dice Alexanian.

Per lungo tempo la scienza ha focalizzato l’attenzione sui Cardiomiociti (le cellule del cuore, che si contraggono e rilasciano continuamente) come responsabili dello scompenso cardiaco. Nel mio laboratorio voglio focalizzare invece l’attenzione su altre cellule, soprattutto i “fibroblasti” (cellule che potrebbero essere responsabili della fibrosi. Alexanian ha già scoperto i geni interessati alla fibrosi ed alla infiammazione.

Il fulcro della futura ricerca di Michael è inoltre quello di comprendere come i geni vengano attivati o disattivati nel cuore delle persone che soffrono di malattie cardiache, e come le nuove terapie possano annullare queste anomalie per migliorare la funzione cardiaca. Le sue scoperte sono altamente promettenti.

All’Istituto Gladstone, organizzazione di ricerca indipendente e senza scopo di lucro che ha un legame accademico con l’Università della California, a San Francisco, Alexanian ha trovato un luogo molto stimolante per le sue ricerche e vi ha messo radici. Ma per anni ha vagato nel mondo. Dopo la laurea e il master a Firenze, trascorre diversi mesi presso l’Istituto Walter e Eliza Hall a Melbourne, in Australia, a lavorare con il pioniere dell’epigenomica Marnie Blewitt. Armato di entusiasmo, torna in Europa e consegue un diploma post-laurea in biologia delle cellule staminali presso l’Università di Losanna in Svizzera. Si unisce al laboratorio del ricercatore cardiovascolare Thierry Pedrazzini, per effettuare studi su come vengono regolati i geni nelle cellule staminali. Lì viene affascinato dal cuore. La sua curiosità lo porta da un laboratorio all’altro in tutto il mondo e prova a dedicarsi alla ricerca per applicare il proprio pensiero creativo. Sostiene infatti che la biologia spesso ha degli aspetti di narrazione che lo attraggono e per lui la creatività è parte della vita. Batterista di lunga data ed appassionato di teatro, si unisce ad un gruppo teatrale di improvvisazione durante il corso di laurea a Losanna. ‘’Mi sono davvero innamorato dell’improvvisazione’’ dichiara. ‘’C’è moltissima tecnica preparatoria che non viene apprezzata dietro la scena, ma ovviamente c’è anche questo aspetto creativo sul palcoscenico’’. A San Francisco, Alexanian non riuscendo a trovare un gruppo simile, ne crea uno tutto suo per insegnare l’improvvisazione agli uomini di scienza e trovare uno sfogo per la sua creatività scientifica. Egli sostiene che lo spirito di gruppo e la profonda conoscenza sia degli epigenomi che della scienza cardiovascolare, hanno fatto sì che quello fosse il posto giusto per fondare il suo laboratorio. ‘’Il modo più efficace di occuparsi di scienza è interagire con l’ambiente e con gli specialisti intorno a te. Gladstone rende davvero semplice tutto ciò’’.

Michael Alexanian, PhD, è assistente ricercatore presso l’Istituto Gladstone e professore assistente di pediatria presso l’Università della California, San Francisco.

L’articolo è tratto da “Variazioni molecolari rivelatorie nell’ambito delle malattie cardiache” di Sarah C.P. Williams, tradotto da Simona Geninazza.