Ciclismo e cardiomiopatia ipertrofica, un accostamento impossibile? Non più grazie alla tecnologia delle e-bike altrimenti chiamate pedalec. Questo tipo di bicicletta, mediante l’ausilio di un motore elettrico, consente di pedalare diminuendo di molto la fatica fisica. Da qui il nome pedalec che fa riferimento appunto alla pedalata.

Si intenda subito che il motore non sostituisce il ciclista che deve sempre pedalare ma attenua lo sforzo fisico tipico dei percorsi impegnativi quali la salita.

Qui voglio riportare la mia esperienza di ciclista amatoriale, che, ad un certo punto, presentava difficoltà a proseguire durante le gite con gli amici: in salita mi affaticavo troppo e peggioravano le aritmie. E non volendo rinunciare alla mia “passione”, già alcuni anni fa ho seguito il consiglio del mio cardiologo, ed ho acquistato la mia prima “pedalec”.

La categoria delle biciclette e-bike si differenzia per tipologia relativamente all’uso cui si destina il mezzo.

Ci sono e-bike da città non adatte ad un uso sportivo ma utilizzabili solo per gli spostamenti urbani; ci sono le e-mtb mono o bi ammortizzate che sono destinate ad un uso sportivo nei percorsi fuori strada; ci sono le e-road bike cioè biciclette da corsa  che consentono l’uso sportivo su strada al pari delle normali bici da corsa ed infine ci sono le gravel ovvero biciclette che consentono l’uso sportivo sia stradale che negli sterrati e sentieri di montagna.

Ma vediamo come differiscono tecnicamente l’una tipologia dall’altra, al fine di valutarne l’utilizzo da parte di noi cardiopatici con Cardiomiopatia ipertrofica e quali possano essere i benefici sulla forma fisica e sulla malattia.

Intanto dobbiamo precisare che noi non siamo e mai potremmo diventare atleti perché la nostra funzione cardiaca limita la forza muscolare ed il fiato incidendo inevitabilmente in forma negativa sulle prestazioni fisiche.

Ma con le e-bike possiamo compensare la funzionalità cardiaca che riesce a lavorare con sforzo ridotto e misurabile, consentendoci di fare percorsi anche impegnativi senza compromettere la salute.  Diventano a tutti gli effetti strumenti per lo sport regalandoci emozioni che altrimenti potremmo solo immaginare.  Affrontare salite sino al 20% senza avere il fiatone, percorrere 100 km godendo della natura quasi senza sudare ma facendo in ogni caso lavorare l’apparato muscolare delle gambe e rinforzando i muscoli delle braccia, spalle e dorsali è una possibilità alla portata di tutti noi.  Occorre solo scegliere il mezzo giusto e destinarlo ad un uso proprio per ottenere tutto ciò che ho evidenziato.

Veniamo ora alla descrizione delle categorie di e-bike per capirne un poco di più.

1) CITY E-BIKE: sono biciclette classiche da città con telaio rigido o pieghevole per traporto in auto. Hanno freni a tacchetto o a disco (impianto idraulico solo in quelle di alta gamma) e sono solitamente ammortizzate nella ruota anteriore, alcune anche a quella posteriore.

Possono avere gomme di diametro che varia solitamente da 14 sino a 28 pollici e sezione più o meno larga per garantire, specie nei modelli con ruote “piccole” una maggiore stabilità.

Sono mezzi alternativi all’uso dell’auto o della moto ma solo in città. Poche hanno batterie abbastanza potenti per fare uscite fuori porta lunghe. Non sono destinate all’uso sportivo ma solo a chi non vuole faticare pedalando con le biciclette tradizionali, dette “muscolari”.

2) E-MTB: sono biciclette destinate all’uso fuoristrada ed hanno ruote con pneumatici artigliati di diametro 27,5 o 29 pollici ( in passato le e-bike muscolari avevano ruote da 26 pollici), con telaio in alluminio o carbonio.

Sono mono o bi ammortizzate e pesano dai 23KG ai 25KG.  L’importanza del peso viene supportata da motori potenti e performanti, anche se limitati nella velocità massima a 25KM/H, e da batterie con potenza da 500 a 730 watt.

Consentono di percorrere agilmente e quasi senza fatica strade di montagna sterrate e dissestate o sentieri più o meno tecnici, il che significa una maggiore o minore difficoltà di guida.

Come già anticipato noi cardiopatici non siamo atleti e non dobbiamo correre pericoli nella guida di questi mezzi che in ogni caso assicurano forti emozioni nell’uso.  Si pensi a percorsi nel bosco o strade militari sulla cima delle montagne con discese mozzafiato tenute a bada da potenti freni a disco idraulici.

Per le caratteristiche d’uso queste biciclette non sono economiche e chi si avvicina ad esse deve tenere in conto una grossa spesa per avere telai, ammortizzatori, cerchi, batteria e motori di media-alta gamma. Tradotto in termini economici significa una spesa dai 3.000,00 euro in su,  in media € 5-7.000. Si possono spendere anche 10.000,00 euro ma per chi non ne fa un uso competitivo sono soldi buttati.

3) E-ROAD BIKE da corsa: sono biciclette sempre più simili alle biciclette da corsa muscolari.

Hanno motori e batterie seminascosti nei telai o nel mozzo della ruota posteriore di dimensione e peso ridotti.  I telai sono di alluminio o di carbonio ed il loro peso va dai 10KG ai 15KG.  Le batterie hanno potenza sino a 250 watt e consentono una percorrenza minore in modalità elettrica. Si tenga presente che queste biciclette normalmente si usano come normali bici da corsa dato il peso contenuto e solo nelle salite si attiva l’ausilio del motore che poi si toglie quando il percorso diventa meno duro.

Sono per lo più destinate a normali ciclisti che non riescono ad allenarsi regolarmente per mancanza di tempo o che ad una certa età vogliono sforzare meno il proprio fisico, ma per un cardiopatico mi sembrano non adatte perché l’ausilio del motore è limitato.

I prezzi di queste biciclette sono piuttosto salati perché sono modelli con componentistica meccanica di ottimo livello con telai di carbonio per contenere al massimo il peso. Il prezzo varia fra € 3.500 e 12.000.

Bicicletta Gravel4) GRAVEL : sono pur sempre e-road bike con aspetto di bicicletta da corsa ma con telaio disegnato con una geometria che consente una maggiore comodità di seduta e pedalata allo scopo di percorre distanze maggiori.

Hanno la preziosa caratteristica di poter essere usate sia su strada che negli sterrati, possono affrontare anche sentieri stretti ma non allo stesso livello delle MTB.

Sono però un’ottima via di mezzo per chi come noi cardiopatici facciamo un uso turistico sportivo della bicicletta consentendoci di affrontare percorsi lunghi e su terreni misti.

La sezione dei pneumatici è più generosa rispetto alle bici da corsa ma le ruote risultano comunque scorrevoli e sicure specie nel passaggio sulle numerose buche che incontriamo sulle strade, aumentando il livello di sicurezza. Ed hanno freni a disco idraulici.

I telai di alluminio o carbonio non sono ammortizzati, possono avere batterie integrate od esposte, di solito della potenza di 500 watt. Garantiscono escursioni che possono arrivare a 130KM ma molto dipende da quanta salita inseriamo nel nostro giro. Ci sono anche modelli con doppia batteria. Il peso varia dai 16KG ai 22KG

I prezzi vanno da € 2.500 a 10.000,  ma anche in questo caso la spesa sui valori più bassi è quella che maggiormente si addice a chi ne fa un uso non estremo.

 

La mia esperienza

Silvano pedala in salitaFatta questa panoramica sui modelli di e-bike che possiamo reperire sul mercato, mi pare doveroso descrivere cosa si prova nel pedalare con un simile mezzo.

Io che in gioventù ho fatto qualche garetta di ciclismo con la MTB e amatorialmente facevo vacanze in bicicletta con borse e giri per le montagne in cerca delle salite più estreme, oggi non sarei assolutamente in grado di replicare tali attività. Mi manca la forza muscolare, il fiato mi viene meno sotto sforzo, la pressione sanguigna si alza ed il sudore diventa eccessivo. Pedalare in queste condizioni è controproducente e pericoloso per il cuore.

Sei anni fa mi sono deciso di acquistare una e-mtb e due anni fa anche una gravel elettrica.

La sensazione che ho provato nella prima uscita è stata quella di ritornare giovane, di fare le stesse cose che facevo a 20 anni. Una emozione incredibile. Bisogna pedalare ed i muscoli sono impegnati ma la pressione resta entro valori accettabili ed il sudore contenuto. Quella sete che caratterizzava le mie ultime precedenti uscite, per compensare la sudorazione, è scomparsa. Oggi faccio anche 100km senza bere né mangiare. Se il percorso prevede salite impegnative  bevo e mangio qualcosa ma non svuoto la borraccia da mezzo litro.

Questo perché il motore elettrico consente di variare l’intensità di assistenza su 4 o 5 livelli che il ciclista seleziona in ragione del suo stile di pedalata e della difficoltà del momento.

Appena sento il respiro pesante e le gambe non abbastanza forti, inserisco un livello di assistenza più alto e quando il percorso è meno impegnativo lo riduco sino ad eliminarlo in pianura per garantirmi più autonomia di percorrenza.

Così mi posso concentrare sul paesaggio, sulla respirazione fatta di aria più pulita, sulla guida e non più sulla fatica che opprimeva il mio fisico durante ed al ritorno dal giro.

Altra importante differenza consiste nel non doversi impegnare in routine di allenamento che richiedono almeno tre uscite settimanali per raggiungere quella forma fisica che consente di non faticare troppo sulle salite.

Con la e-bike si può stare fermi anche mesi e poi affrontare qualsiasi percorso utilizzando magari un livello di assistenza più elevato per godere la pedalata in pieno relax.

Questo è un aspetto importante per chi come noi cardiopatici non può sempre esporsi a routine di allenamento costanti. Ma aiuta anche chi per lavoro ama utilizzare la bicicletta solo la domenica.

Inoltre per chi soffre di problemi cardiaci la forma fisica è ondivaga, nel senso che non si raggiungono risultati stabili o crescenti se non muscolari. A volte io affronto una salita con il livello 2 senza forzare (potrei farla anche a livello 1, ma faticando), altre volte per la stessa salita devo usare il livello tre nonostante sia sempre uscito in bici tre volte la settimana.

E’ la nostra Cardiomiopatia e nulla ci possiamo fare se non ascoltare sempre il nostro corpo e fruire dei vantaggi dati dall’assistenza elettrica che ci consente di non logorarci e di corroborare il nostro fisico.  Ovviamente dipende anche dallo stato in cui ci troviamo.

Per questo è sempre necessario consultare il nostro cardiologo, che dopo aver valutato le nostre condizioni e la risposta allo sforzo con un test cardiorespiratorio (meglio) oppure  con un semplice test da sforzo, e con un ECG dinamico,  sarà in grado di consigliarci l’attività fisica tollerata dal nostro cuore.

Per concludere auguro a tutti l’acquisto di una e-bike perché, come si può comprendere da ciò che ho esposto, sono sicuro che sarà di vostro gradimento e vi consentirà anche di superare quegli stati di scoramento che spesso ci accompagnano, restituendoci il piacere dell’attività fisica.