La Pedalata nelle Crete senesi

di Francesca Conti

C’è qualcosa di speciale che accade quando la fatica si fonde con la bellezza del paesaggio, quando la malattia incontra la forza del gruppo, e quando la bicicletta diventa più di un mezzo: una cura. È successo tutto questo, e molto di più, durante la pedalata organizzata da AICARM nelle suggestive Crete Senesi, un evento che ha unito sport, consapevolezza e amicizia. Marco, Sandro e Salvatore. tre dei partecipanti ci hanno raccontato le due giornate con passione e un pizzico di emozione.
Marco, volontario  di AICARM, descrive l’evento come un banco di prova per un messaggio forte: lo sport è parte della cura. Un tempo, la diagnosi di una cardiomiopatia significava l’abbandono totale dell’attività fisica. Oggi, con le giuste precauzioni e sotto controllo medico, lo sport è una risorsa fondamentale per corpo e mente.
Marco lo sa bene, non solo come volontario, ma anche come paziente. La pedalata è stata per lui un momento profondamente personale, condiviso con altri che vivono la stessa patologia in forme diverse. Racconta con emozione di come sia rimasto colpito dalla vitalità di persone con condizioni più gravi della sua, alcuni con defibrillatori installati, eppure pieni di energia e voglia di vivere. “Stare insieme ci aiuta tantissimo”, dice, perché la condivisione di un’esperienza comune trasforma la paura in forza e il limite in possibilità. “Eravamo come ragazzini a pedalare per le colline, a ridere, a scherzare. Un modo diverso di prendere la vita”.
Sandro, a sua volta affetto da cardiomiopatia, sottolinea l’aspetto umano dell’esperienza. Per lui la bellezza dei paesaggi senesi — già ben noti — è passata quasi in secondo piano rispetto al clima che si è creato tra i partecipanti. “Si è formata una magia”, racconta, “un legame tra persone che non si conoscevano, ma che hanno condiviso qualcosa di profondo”. È questo senso di comunità che dà valore all’iniziativa, al di là dell’aspetto sportivo.
Sandro vede in questo evento un modello replicabile, magari con percorsi differenziati per permettere a tutti di partecipare, indipendentemente dalla condizione fisica. “AICARM è fatta di persone straordinarie, guidate da professionisti di altissimo livello, come il Presidente. È un’associazione di riferimento”.
Salvatore porta con sé una storia intensa, fatta di sogni infranti e di riscatti. Da giovane era un promettente ciclista e la diagnosi di cardiomiopatia a soli 16 anni ha interrotto la sua carriera e cambiato il suo rapporto con la bici, diventata simbolo di un tradimento del destino. Dopo l’intervento per l’impianto del defibrillatore e la cura giusta, grazie all’incontro con il professor Cecchi, Salvatore ha potuto risalire in sella.
“Per me è stato uno sposalizio riconfermato”, dice con un sorriso. Oggi, grazie alla bici a pedalata assistita, percorre fino a 300 km a settimana. La pedalata nelle Crete Senesi è stata per lui un viaggio emotivo: un ritorno nei luoghi delle gare giovanili, un confronto con altri ciclisti-pazienti, uno scambio umano ricco e motivante. Anche sua moglie ha partecipato, seguendolo in macchina quasi nel ruolo di ammiraglia, rendendo l’esperienza ancora più completa e condivisa.
Dalle parole di Marco, Sandro e Salvatore emerge un’idea chiara: questa pedalata non è stata solo un evento sportivo, ma un momento di condivisione autentica, di rinascita, di speranza. È nata una comunità, anche se per due giorni soltanto, e da quella comunità sono nati legami che dureranno.
È la dimostrazione che la malattia non è la fine, ma può essere l’inizio di un nuovo modo di vivere, dove il corpo si ascolta, si cura e si muove insieme agli altri. E dove, anche nelle salite più dure, c’è sempre una discesa che ti fa tornare il sorriso.

Book fotografico e poesia di Lorenzo

Pedalando con il cuore - Crete Senesi

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