Cardiomiopatia aritmogena

La Cardiomiopatia Aritmogena del ventricolo destro e/o sinistro (CMA) è una malattia del miocardio ventricolare caratterizzata dalla presenza di zone di fibrosi (tessuto cicatriziale) in sostituzione del tessuto miocardico (muscolo cardiaco) in alcune aree della parete del ventricolo destro e/o sinistro, e da dilatazione del Ventricolo destro e/o sinistro. Nei casi più gravi può essere diffusa, anche ad ambedue i ventricoli, che sono dilatati.

Descrizione generale della malattia

È una malattia genetica

I tre geni principali che causano la CMA fra quelli finora identificati codificano per tre diverse proteine, (Plakofilina, Desmoplakina e Plakoglobina), che formano i “contatti” fra una cellula e l’altra del cuore, denominati giunzioni intercellulari o anche “Desmosomi”.

In conseguenza delle mutazioni genetiche queste proteine sono difettose e possono provocare le rotture delle giunzioni fra cellula e cellula e quindi la loro scomparsa, sostituite da tessuto fibrotico cicatriziale associato a dilatazione localizzata o diffusa ventricolare.

Come nelle altre Cardiomiopatie la probabilità di identificare la mutazione responsabile è più elevata se uno o più familiari sono deceduti improvvisamente in giovane età, oppure vi sono altri soggetti con Cardiomiopatia in famiglia.


Cuore sano

Cuore sano
Cuore con cardiomiopatia aritmogena

Cuore con cardiomiopatia aritmogena

Cardiomiopatia aritmogena destra e sinistra: fibrosi delle pareti, aumento di cavità e ridotta forza contrattile del Ventricolo destro e/o sinistro, con associate aritmie ventricolari anche minacciose (Tachicardia ventricolare o Fibrillazione ventricolare)

Sintomi

Inizialmente la CMI è spesso asintomatica, ovvero i sintomi possono essere assenti o non percepiti dal paziente e la diagnosi in questi casi viene fatta per controlli casuali come ad esempio in occasione di una visita medico sportiva. I sintomi più comuni, quando presenti, sono:

Diagnosi

Riconoscere e fare diagnosi di CMA non è facile, in particolare quando le anomalie sono in fase iniziale e limitate ad alcune zone, difficilmente. Un’attenta valutazione dell’ECG e delle pareti del ventricolo destro con Ecocardiografia deve far sospettare la diagnosi. Il sospetto spesso nasce poi in presenza di aritmie, battiti prematuri (extrasistoli) atriali e ventricolari, spesso scatenate da sforzo.

In alcuni pazienti aritmie più complesse (Tachicardia ventricolare sostenuta o Fibrillazione ventricolare) possono essere minacciose per la vita, determinare perdite di coscienza improvvise (sincopi) e/o portare all’arresto cardiaco.

Diagnosi

Per formulare la diagnosi è necessario eseguire esami clinici e strumentali non invasivi:

Questi esami consentono di valutare la severità della cardiopatia ed il rischio di presentare eventuali complicanze.

La CMA è fra le cause più frequenti di morte improvvisa tra i giovani atleti.

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Approfondimenti video sulla cardiomiopatia aritmogena


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