10 domande e risposte sul monitoraggio remoto dei dispositivi impiantabili

Risponde il Dr. Andrea Bernardini, Elettrofisiologo presso la Cardiologia dell’Ospedale S.M.Nuova, Firenze, USL Toscana Centro

1. Cos’è il monitoraggio remoto dei dispositivi impiantabili?

Il monitoraggio remoto è un servizio destinato ai pazienti portatori di dispositivi impiantabili, vale a dire di defibrillatori cardiaci (ICD o CRT-D), di Loop Recorder (ILR) o di alcuni modelli di pacemaker (PM). Il monitoraggio avviene tramite la trasmissione di dati attraverso un modem dedicato, direttamente al Servizio di Monitoraggio Remoto del Centro ospedaliero disponibile e permette il controllo a distanza del corretto funzionamento dei dispositivi. In particolare si possono controllare l’eventuale insorgenza di aritmie, lo stato di funzionamento del dispositivo ed alcuni indici utili per controllare le condizioni del paziente.

2. Quali sono i vantaggi del monitoraggio remoto?

I vantaggi sono rappresentati dalla possibilità di identificare precocemente eventuali problemi tecnici del dispositivo e soprattutto monitorare l’eventuale insorgenza di aritmie (ad esempio la fibrillazione atriale), riducendo i controlli presso la struttura ospedaliera. Tali vantaggi risultano particolarmente utili per i pazienti che hanno difficoltà di accesso per problemi di lontananza, di trasporto o di infermità.

3. Si può considerare un servizio di emergenza?

Il monitoraggio remoto non è un servizio di emergenza! Serve esclusivamente a controllare a distanza e non in tempo reale i parametri di funzionamento del dispositivo e le eventuali aritmie rilevate. In caso di emergenza o necessità di un controllo medico urgente il paziente deve comunque chiamare il 112 o 118 o recarsi al Pronto Soccorso più vicino. Le trasmissioni inviate tramite Monitoraggio remoto infatti non vengono visionate subito dopo la loro trasmissione.

4. Come funziona l’attivazione del servizio remoto?

Il trasmettitore dedicato al controllo remoto viene consegnato in Ospedale, dopo l’impianto o durante il ricovero oppure ai controlli successivi. Premesso che ogni azienda produttrice ha la propria modalità di attivazione e tipologia di trasmettitore, in genere per attivare il funzionamento bisogna collegare il trasmettitore ad una presa della corrente e, se richiesto, effettuare una prima trasmissione manuale come spiegato dal foglietto illustrativo. Alcuni Loop Recorder (ILR) si collegano direttamente allo smartphone del paziente tramite una app dedicata. Nella confezione del trasmettitore è sempre presente la documentazione dettagliata riguardante l’utilizzo ed il funzionamento del trasmettitore. Una volta effettuata la prima trasmissione le trasmissioni saranno poi automatiche, programmate secondo una cadenza predefinita, senza necessità di intervento del paziente.

5. Come funziona il servizio di Monitoraggio Remoto?

I dati dal dispositivo cardiaco vengono inviati automaticamente (o in alcuni casi manualmente) tramite il trasmettitore ad un server sicuro dedicato, al quale può accedere solo il personale sanitario autorizzato dal Centro, che esaminerà i dati inviati dal dispositivo relativi al suo funzionamento e alle eventuali aritmie registrate. Le trasmissioni vengono revisionate solitamente entro una settimana dal Centro, ma in alcuni centri gli intervalli di valutazione possono essere più lunghi, anche di alcuni mesi. Il paziente viene contattato solo se emergono problemi tecnici o eventuali aritmie registrate o non si ricevono le trasmissioni programmate.

6. Tutti i dispositivi sono compatibili con il servizio?

Quasi tutti i dispositivi ICD (defibrillatori monocamerali, bicamerali, biventricolari) e IRL sono dotati di monitoraggio remoto, mentre per i PM, invece, solo i dispositivi più moderni lo permettono. Si può contattare il Centro dove è stato impiantato il PM per chiedere se sia possibile attivare il monitoraggio remoto.

7. Quali sono i limiti del monitoraggio remoto?

Il monitoraggio non può fornire informazioni dettagliate relative ad alcuni problemi clinici (quali ad esempio affanno, sensazione di svenimento, dolore toracico o palpitazioni). In caso di problematiche urgenti (es. scarica del dispositivo) o di malessere è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso più prossimo o effettuare una visita cardiologica. Invece nel caso di problematiche non urgenti il paziente può mettersi in contatto con il Servizio di Monitoraggio remoto per chiedere informazioni, istruzioni e/o consigli.

8. Qual è lo stato attuale del servizio di monitoraggio in Italia?

Negli ultimi 10 anni, il numero di impianti di PM è raddoppiato, mentre quello degli ICD si è addirittura moltiplicato di quasi venti volte. La popolazione dei pazienti che regolarmente accede ai servizi di controllo periodico e di monitoraggio remoto è letteralmente esplosa nel giro di pochissimo tempo, con conseguente rilevante incremento del carico di lavoro per i medici e personale che si occupa del monitoraggio remoto. Tuttavia nel frattempo, le risorse umane e professionali delle strutture sanitarie non sono cresciute proporzionalmente e solo recentemente Il Servizio di Monitoraggio Remoto è stato incluso tra le prestazioni erogate dal Sistema Sanitario. Questo fa sì che nel territorio Italiano vi sia ampia eterogeneità di efficienza e di gestione nei Centri Ospedalieri con servizio di monitoraggio remoto. Ma il paziente può richiedere di essere seguito da un centro diverso dal Centro di impianto, in altro Centro dove il Servizio di monitoraggio remoto sia più organizzato per effettuare la valutazione dei dati trasmessi.

9. Come comportarsi in caso di assenze prolungate da casa?

Il paziente dovrebbe sempre portare il trasmettitore con sé in caso di assenza prolungate da casa, ad esempio per una vacanza; la trasmissione delle informazioni funziona gratuitamente su tutto il territorio italiano. In caso di viaggi all’Estero il Paziente dovrebbe contattare il servizio assistenza delle Aziende fabbricanti per informarsi delle zone di copertura del servizio.

10. Cosa posso fare se il mio sistema di monitoraggio non pare funzionare correttamente o dà segnale di errore?

Il primo passo è contattare il Servizio Assistenza della ditta produttrice del dispositivo. Di seguito sono elencati gli indirizzi telefonici delle principali ditte di dispositivi impiantabili:

Abbott: +39 02 3596 1070 o mail a supportomerlin@abbott.com

Medtronic: +39 800 20 90 20 o mail adirecto.italia@medtronic.com

Biotronik: +39 02 274394200 o compilare form su https://www.biotronik.com/it-it/contact

Microport: +39 0235964500

Boston Scientific: +39 848781164