Obiettivo: allargare a macchia d’olio la cultura del primo soccorso
Intervista al dott. Gaetano Giarratana
di Francesca Conti
Gaetano Giarratana, anestesista e rianimatore, ha fondato un’associazione e promosso il progetto Vittoria Cardioprotetta 2025, punto di arrivo di un’attività volta alla formazione sulla rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore, soprattutto negli asili nido e nelle case di riposo. Tutto è partito dalla drammatica esperienza di una bambina morta improvvisamente per arresto cardiaco. L’incontro con AICARM è stato naturale: “Ci siamo riconosciuti nei suoi valori e abbiamo deciso di camminare insieme, pur mantenendo la nostra identità locale”, afferma.
Come nasce l’iniziativa che ha portato alla creazione della vostra associazione nella città di Vittoria?
Tutto è cominciato nel 2010, quando una bambina ha avuto un arresto cardiaco improvviso durante l’ora di educazione fisica a scuola. Purtroppo non ce l’ha fatta. Quel tragico evento ha sconvolto profondamente la nostra comunità. In quel momento ho capito che la mia missione di anestesista rianimatore non era ancora finita, nonostante fossi vicino alla pensione. Da lì è nato il mio impegno nel formare cittadini al primo soccorso, iniziando in scuole, associazioni, persino in un salone da parrucchiere, per intercettare le mamme.
Quante persone ha formato finora?
Oltre 200, tra studenti, insegnanti e cittadini. L’obiettivo è sempre stato insegnare la rianimazione cardiopolmonare, l’uso del defibrillatore e le manovre di disostruzione, soprattutto in contesti sensibili come asili nido e case di riposo. Il Comune di Vittoria e quello di Acate ci hanno sostenuti sin dall’inizio, insieme ad amici, colleghi, imprenditori e rappresentanti istituzionali. È stato un vero lavoro di squadra.
Presentazione del DAE
Corso di Rianimazione Cardiopolmonare
Da questo impegno è nata poi l’associazione?
Esattamente. Nel 2023 abbiamo deciso di dare una forma strutturata a questo progetto, fondando un’associazione di promozione sociale che oggi conta 40-50 soci. È nato così il progetto Vittoria Cardioprotetta 2025. Una delle cose di cui vado più fiero è l’Area di Assistenza, un presidio sanitario all’interno del Comune: uno spazio accessibile dove conserviamo un defibrillatore e offriamo supporto in caso di malesseri improvvisi. Pochissimi comuni in Italia ne hanno uno.
L’incontro con AICARM?
Nel giugno del 2024 ho conosciuto AICARM partecipando al corso per pazienti esperti a Firenze. Un’esperienza decisiva. Ci siamo riconosciuti nei loro valori e abbiamo deciso di camminare insieme, pur mantenendo la nostra identità locale. Ci sentiamo parte della grande famiglia di AICARM. Il 15 maggio ci sarà un evento pubblico al Comune di Vittoria per ufficializzare questa collaborazione. Per noi è un momento importante, anche affettivo: avere i rappresentanti di AICARM accanto significa molto.
“Come una goccia d’olio che si espande sulla tovaglia, questa iniziativa si sta allargando, coinvolgendo sempre più realtà.”— Dott. Gaetano Giarratana
Torniamo un attimo indietro. Lei era ancora in servizio quando è accaduto quel fatto tragico?
Sì, ero ancora in servizio come anestesista rianimatore. Ho avuto tre fasi fondamentali nella mia carriera: prima come anestesista in Friuli, poi come aiuto corresponsabile nella mia città, infine, per motivi di salute, in direzione sanitaria. Ma non mi sono fermato lì. Ho voluto dare un’impronta personale anche all’ambulatorio vaccinale, dove sono stato trasferito. Ho creato un angolo d’emergenza per eventuali reazioni avverse e fondato l’unità operativa SAVE, acronimo di Servizio Sicurezza Ambulatorio Vaccinazione nelle Emergenze. Un anestesista in un ambulatorio vaccinale non è una cosa comune e proprio per questo sono stato invitato in varie sedi regionali e nazionali. Mi è sembrato giusto mettere le mie competenze a servizio anche lì. Ho voluto che l’ambulatorio fosse un posto accogliente e sicuro, anche per i casi a rischio, evitando il ricorso continuo all’ospedale. Abbiamo creato un piccolo punto chiamato Emergence Point, e anche la comunicazione coi genitori è cambiata. L’approccio educativo ha dato risultati incredibili.
In che modo?
Coinvolgendo anche mia moglie, abbiamo portato la formazione a scuola. Io spiegavo la fisiologia, lei la patologia. Usavamo berrettini colorati per rappresentare i globuli rossi… era un piccolo spettacolo teatrale. I ragazzi, anche quelli più difficili, diventavano partecipi, attenti, generosi. Alcuni episodi mi hanno davvero commosso. Bambini definiti “bulli” che poi aiutavano i compagni, salvavano situazioni, diventavano i “buoni”.
Chi ha donato i defibrillatori?
Sono donazioni spontanee da privati cittadini, imprenditori, associazioni, persino un parrucchiere. Altri sono arrivati da circoli come quello di industria e commercio, dalla diocesi di Acate per un centro che accoglie bambini stranieri, e dalla moglie di un collega deceduto che credeva molto nel progetto. Anche la Galleria Marchi, nostra sede provvisoria, ha avuto un ruolo fondamentale come promoter, sostenendoci nella stampa dei diplomi per i soccorritori, grandi e piccoli.
Quali sono i prossimi obiettivi, i progetti futuri?
Approfitto di questa intervista per dirlo in anteprima. Vorremmo adottare il modello proposto a Milano, già condiviso con alcuni dirigenti scolastici. Vittoria è una città grande, con circa 60.000 abitanti dichiarati. Stiamo progettando una seconda Area di Assistenza presso il mercato agricolo, che è per estensione il secondo mercato più grande d’Europa, e nuovi corsi. Come una goccia d’olio che si espande sulla tovaglia, questa iniziativa si sta allargando, coinvolgendo sempre più realtà.
Punti chiave dell’iniziativa
- Formazione di oltre 200 persone tra studenti, insegnanti e cittadini
- Creazione di un’Area di Assistenza, presidio sanitario all’interno del Comune
- Progetto Vittoria Cardioprotetta 2025
- Particolare attenzione a contesti sensibili come asili nido e case di riposo
- Collaborazione con AICARM ufficializzata il 15 maggio 2025
- In programma una seconda Area di Assistenza presso il mercato agricolo
Anestesista e Rianimatore
Fondatore del progetto Vittoria Cardioprotetta 2025 e promotore della formazione sul primo soccorso e l’uso del defibrillatore. Ha dedicato la sua carriera alla medicina d’emergenza, prima come anestesista in Friuli, poi nella sua città, e infine in direzione sanitaria e nell’ambulatorio vaccinale.