Cosa studia la genetica, cos’è il DNA e quando fu scoperto
La scoperta fondamentale che ha dato inizio allo studio moderno della genetica è la scoperta del DNA e della sua struttura. La struttura del DNA è stata scoperta nel 1953, grazie agli studi di Rosalind Franklin, che per prima immaginò la sua struttura ad elica. Le immagini ottenute servirono poi a Watson e Crick per dimostrare la loro teoria (1958), per la quale vinsero il premio Nobel nel 1962.
Cos’è il DNA, cioè il codice genetico?
Ogni cellula di ogni essere vivente contiene il DNA, una struttura molto complessa formata principalmente da un doppio filamento, avvolto su se stesso a formare una doppia elica. Il DNA contiene il codice genetico, formato da un alfabeto di sole 4 lettere (ATGC), che allineandosi in diversa sequenza di 3 lettere consecutive, cioè a triplette, dette “codoni”, consentono di produrre i 20 aminoacidi fondamentali (es. Arginina, Lisina, Glicina, Alanina, etc). Questi aminoacidi, a loro volta, legandosi fra loro, producono tutte le proteine necessarie al funzionamento del nostro organismo.
Un “gene” è costituito da un numero variabile di codoni, che codificano gli aminoacidi, che servono a produrre le singole diverse proteine come, ad esempio, la “Miosina”, la “Troponina T o I” o la “Proteina C legante la miosina”, proteine fondamentali per la contrazione delle cellule del cuore, oppure la “Desmoplachina” per l’adesione delle cellule fra loro o la “Titina”.
Nel 2003 il codice genetico dell’uomo è stato analizzato e sono stati individuati oltre 25.000 geni.
Nel 2003 il codice genetico dell’uomo è stato analizzato e sono stati individuati oltre 25.000 geni.
Dove sta il DNA ?
Il DNA è delicato e la sua integrità va preservata. E’ racchiuso all’interno del nucleo della cellula, dove si replica ad ogni divisione cellulare in modo da mantenere possibilmente intatta l’informazione genetica di quell’organismo o di quell’individuo. Non potendo abbandonare il nucleo, il DNA ha bisogno di un intermediario, detto RNA, che copi l’informazione codificata nei geni e la trasporti verso l’area della cellula che sta intorno al nucleo detta “citoplasma”, dove vengono assemblate le proteine e si svolgono le principali attività della cellula stessa.
L’RNA messaggero, una molecola simile al DNA, ma con un solo filamento, copia il codice dal corrispondente DNA, e funziona come uno stampo per ogni specifico codone. Ogni codone produce il suo aminoacido e la sequenza di aminoacidi forma una proteina di lunghezza e conformazione spaziale precisa, per garantire la funzione che dovrà svolgere.
Che succede se il codice si altera, oppure viene trascritto in modo errato?
Si possono verificare diversi errori, detti “mutazioni” o “varianti”, che fanno produrre una proteina, ad esempio, mancante di alcune parti, come ad esempio, un libro cui mancano alcune pagine. Una proteina malfunzionante può essere responsabile di malattie, e quindi anche Cardiomiopatie, che possono essere riconosciute alla nascita, più spesso in età adulta. Se le “mutazioni” vengono trasmesse ai figli, queste malattie si definiscono “ereditarie”, come succede, ad esempio, nella maggior parte delle Cardiomiopatie. Tuttavia, le mutazioni possono anche avere un ruolo positivo. Ad esempio, contribuiscono alla diversità degli individui, ad esempio nei figli, oppure in una popolazione, in modo da garantire la variabilità della specie e il continuo adattamento all’ambiente che cambia.

