Ricerca e formazione, il gruppo di Milano
di Francesca Conti
Come hai conosciuto AICARM e come ti sei avvicinata all’associazione?
Possiamo dire che è cominciata un po’ per caso. Ho fatto ricerca su Google e lì ho scoperto AICARM, ho contattato l’associazione e ho parlato con Marco, da quel momento è cominciata la mia avventura come volontaria. Subito dopo l’incontro con alcuni membri dell’associazione, sono entrata a farne parte come socia. Sia il Professor Cecchi di Firenze che la Professoressa Crotti di Milano mi hanno spiegato qual era il ruolo dell’associazione e la sua missione e che stavano cercando di creare un nucleo anche su Milano dopo quello storico di Firenze. A Milano era tutto da inventare, mi sono messa in contatto con Annalisa e Matteo, due soci preziosissimi con cui ho cominciato subito a lavorare.
In quali delle attività di AICARM poi hai deciso di impegnarti?
Questa indagine ci ha permesso nel 2023 di portare a casa una fotografia sulla gestione del test genetico, sulla disponibilità , su come veniva proposto e su come i dati venivano presentati. Inoltre insieme alla Professoressa Crotti abbiamo cominciato a lavorare sul tema del supporto psicologico ai pazienti con cardiomiopatie e questo ci ha permesso di coinvolgere due psicologhe all’interno dell’Auxologico per attivare dei percorsi. Poi abbiamo cominciato anche a far conoscere l’associazione, che per me è una cosa fondamentale. In questo senso abbiamo fatto anche su Milano dei corsi per pazienti esperti, ne abbiamo fatto uno quest’anno, nel corso del quale abbiamo avuto la possibilità anche noi, come associazione dei pazienti, di avere uno slot per presentare l’associazione e le sue attività . Tre pazienti hanno raccontato le loro esperienze, come si sono sentiti al momento della diagnosi, come vivono oggi. Ci sono stati tantissimi partecipanti e abbiamo poi anche ricevuto molte domande e sollevato molto interesse.
