Estate in sicurezza con la cardiomiopatia
Il webinar sui consigli pratici per vacanze serene
Viaggi, caldo, farmaci e alimentazione: il Dott. Niccolò Maurizi e la paziente esperta Francesca Musso offrono indicazioni utili per affrontare l’estate con maggiore consapevolezza e benessere.
A cura del Dott. Niccolò Maurizi con Francesca Musso e Maria Serena Asso
Un incontro pratico e concreto, l’ultimo prima della pausa estiva, per affrontare i temi più importanti per chi convive con una cardiomiopatia durante le vacanze. Il Dott. Niccolò Maurizi, cardiologo esperto in cardiomiopatie, insieme a Francesca Musso, paziente esperta e creatrice della pagina Instagram (@livingwiththesicd), hanno condiviso consigli fondamentali per vivere l’estate in sicurezza: dalla gestione del caldo all’attività fisica, dai viaggi con defibrillatore alla corretta alimentazione estiva.
Attività fisica e caldo: adattarsi senza fermarsi
Le linee guida della Società Europea di Cardiologia 2022 confermano l’importanza dell’attività fisica per i pazienti con cardiomiopatie, purché sia regolare e supervisionata. Fare il bagno al mare o in piscina è assolutamente possibile, privilegiando le piscine per maggiore sicurezza ed evitando di nuotare da soli al largo. Il vero nemico dell’estate è il caldo estremo: quando fa molto caldo, il nostro corpo attiva la vasodilatazione per raffreddare il sangue, un processo che abbassa la pressione e può essere particolarmente problematico per chi ha una cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. La strategia vincente è adattare gli orari, come fa Francesca: “La mia vita cambia in estate perché la pressione scende ancora di più. Invece di camminare nel pomeriggio, ora vado alle 6:30 del mattino. Non si può dire ‘fa caldo, non faccio niente’, bisogna cambiare gli orari e adattarsi.”
Viaggi e defibrillatori: si può fare tutto
Viaggiare con un defibrillatore non presenta particolari problemi, come conferma l’esperienza diretta di Francesca: “Assolutamente sì, si può viaggiare in aereo. L’unica cosa che cambia è che non si può passare al metal detector e si riceve un controllo manuale, presentando la tesserina di portatore di defibrillatore.” I veri rischi del volo non sono legati all’ossigeno (la cabina è pressurizzata), ma all’immobilità e alla disidratazione. È fondamentale alzarsi frequentemente, idratarsi bene ed evitare l’alcol durante il viaggio. Per viaggi all’estero, il kit essenziale include: medicine per una settimana in più nel bagaglio a mano, un riassunto medico in inglese con diagnosi e farmaci, e i contatti del proprio cardiologo. Se il defibrillatore eroga una scarica, è sempre necessario recarsi in ospedale, anche all’estero.
Alimentazione e terapie: l’equilibrio dinamico
La terapia medica è un equilibrio dinamico che cambia con le stagioni. Se d’inverno assumiamo una certa dose di diuretico, d’estate potrebbe servire un aggiustamento perché eliminiamo liquidi anche attraverso il sudore. Come sottolinea il Dott. Maurizi: “Non facciamo l’auto-bricolage: tutti i cambiamenti sono possibili se discussi prima con il cardiologo.” Il controllo del peso quotidiano è una possibilità per monitorare l’equilibrio idrico. Per l’alimentazione estiva, la regola è privilegiare una colazione sostanziosa al mattino presto, pranzi leggeri e più spuntini durante la giornata. L’anguria aiuta l’idratazione, l’olio extravergine d’oliva rimane sempre benefico per il cuore, mentre vanno moderate le banane (ricche di potassio) e assolutamente evitate le bevande energetiche che possono scatenare aritmie.
Conclusioni: pazienza ed expertise
L’estate con una cardiomiopatia può essere vissuta serenamente seguendo il principio fondamentale dell’adattamento intelligente. Come dimostra l’esempio di Francesca, che si è iscritta alla 10km della Maratona di Atene (“La camminerò tutta, ma l’importante è partecipare e non fermarsi”), avere una cardiomiopatia non significa rinunciare ai propri progetti, ma imparare a realizzarli in modo diverso. AICARM continua il suo impegno nel formare pazienti esperti attraverso webinar, corsi e supporto costante, perché come ricorda il Dott. Maurizi: “AICARM è una delle poche realtà al mondo che offre ai pazienti la possibilità di diventare esperti della propria malattia.” Il messaggio finale è di speranza e responsabilità: con le giuste precauzioni, il supporto medico e la volontà di adattarsi, ogni estate può essere vissuta in piena sicurezza e serenità.
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