Cari amici di AICARM,

all’inizio di questa nuova estate vi offriamo un contributo importante per alimentare quel rapporto di fiducia fra paziente e medico che è alla base di una vita in sicurezza e serenità. La nostra assistente legale, l’avvocata Elisabetta Renier, risponde alle domande di Francesca Conti per puntualizzare gli aspetti giuridici essenziali lungo un percorso fatto di scelte e di decisioni spesso difficili soprattutto dal punto di vista psicologico. Come, per esempio, nel momento di impiantare un defibrillatore nel caso di alto rischio di arresto cardiaco. Qui il medico ha la responsabilità di essere sempre più chiaro, completo e trasparente nel chiarirne i benefici di sicurezza e protezione e l’impatto sulla vita quotidiana quando si propone il dispositivo salvavita e, soprattutto, nel caso in cui il paziente decidesse di rinunciarvi dopo averlo, in un primo tempo, accettato.

Riprendiamo, poi, in questa newsletter la pubblicazione di testimonianze di pazienti che, come Luca, hanno deciso di raccontare la loro esperienza. Il suo obiettivo – dice con bellissime parole – è quello di “aiutare anche solo una persona a salvarne un’altra”, perché allora “tutto quanto gli è accaduto può avere un senso”.

Penso, infine, che possa incontrare molto interesse la rubrica di Niccolò Maurizi che stavolta parla di una speranza molto concreta. Una nuova classe di farmaci, originariamente sviluppati per il trattamento del diabete, hanno anche un potente effetto nella lotta contro l’obesità e possono produrre risultati positivi anche nei pazienti con insufficienza cardiaca.

Buona lettura