Cari amici di AICARM,

Marina, Valerio, volontari di Cuori in ascolto, l’impatto dell’intelligenza artificiale nella diagnosi sulle cardiomiopatie e un approfondimento sulla medicina di genere in vista del nostro corso di novembre. Sono particolarmente lieto di riaprire il dialogo con voi nella prima newsletter della ripresa autunnale, offrendovi quanto di meglio esprime il lavoro dei nostri volontari e dei nostri esperti.

Parto dalla storia di Valerio e dall’intervista a Marina perché le loro esperienze trasmettono l’emozione di chi ha incontrato la malattia, ne ha elaborato l’impatto destabilizzante sulla vita quotidiana, ha accettato il defibrillatore, che diventa simbolo del diverso e della precarietà, e ha deciso di mettere a disposizione di tutti la sua esperienza come gesto di aiuto, supporto e speranza.

Gli altri due articoli rendono testimonianza dell’impegno continuo di innovazione e approfondimento che l’Associazione ha messo alla base del suo lavoro a favore della comunità di pazienti e medici che ha costruito. Prendono in esame due aspetti di assoluta attualità che cambiano le prospettive della diagnosi e della cura delle cardiomiopatie. Se i progressi della medicina di genere sono già una realtà consolidata, diverso è il caso dell’uso dell’Intelligenza artificiale che fa intravedere aspetti positivi ma anche possibili ricadute negative se non “maneggiata con cura”.